Allergia al sesamo: ragazza muore dopo aver mangiato un panino
Una ragazza di 15 anni è morta per una grave reazione allergica dopo aver mangiato un panino al sesamo. La sostanza non era indicata sulla confezione.
I fatti risalgono a due estati fa, ma se ne riparla solo ora, perché nel Regno Unito c’è grande attesa per l’inizio del processo, che parte proprio in questi giorni.
Morire a 15 anni per una allergia alimentare è fatto catastrofico ed impensabile ai giorni nostri in cui tra l’altro c’è in vigore anche un Regolamento CE 1169/2011.
La giovane, Natasha Ednan-Laperouse, è morta a causa di una grave reazione allergica dopo aver mangiato un panino mentre si trovava a bordo di un aereo della British Airway diretto da Londra a Parigi. Anche se è stata immediatamente soccorsa dal personale di bordo e l’aereo ha effettuato un atterraggio d’emergenza, purtroppo, però, nonostante tutti gli sforzi per lei non c’era più nulla da fare.
Responsabilità
Il panino incriminato era stato acquistato mentre la 15enne era in aeroporto presso un locale della linea Pret a Manger.

In questi giorni, dopo due anni dal brutto episodio che è costato la vita alla giovanissima ragazza, si apre il processo. Beh cosa dire e cosa pensare?

Le responsabilità sono chiare. Anche se la 15enne, era consapevole dei suoi problemi di salute, controllava sempre il cibo che comprava per la paura di trovarvi tracce di sesamo. Anche in quella occasione aveva ripetuto. Una prassi consolidata ma che non gli ha salvato al vita.
Infatti, sull’involucro non erano indicati gli ingredienti e quindi i relativi allergeni, tra cui il famigerato sesamo. Sembrerebbe che il motivo di questa mancanza sarebbe di carattere organizzativo. Infatti, l’azienda, producendo e confezionando i panini in loco non sarebbe stata obbligata per legge ad indicare gli allergeni.
Ma io mi chiedo? Ma deve essere una normativa a far applicare dei “modus operandi” e dei processi di lavorazione in una azienda? Al contrario dovrebbe essere la coscienza individuale ed aziendale a tutelare l’incolumità delle persone e quindi dei propri clienti?
Attenzione alle allergie alimentari
Molte persone, ma la stragrande maggioranza degli operatori della ristorazione, tendono a pensare che le allergie non siano poi così pericolose come sembrano, e che si risolvono facilmente con l’assunzione di qualche farmaco. Niente di più sbagliato…
Anche se la maggior parte delle allergie si manifestano con bruciori, gonfiori e rossori, quindi guaribili mediante farmaci appositi. Attenzione che nelle forme più gravi, le allergie possono portare a trascorre ore ed ore nelle sale dei pronto soccorso. Quello che è successo a me, tre estati fa.
Per un balordo di cameriere, che altro avevo raccomandato ed indicato delle mie allergie ai crostacei e molluschi. Cosa mi ha fatto mangiare? Una pietanza contaminata con crostacei. Per farla breve: una notte in ospedale e tre flebbo.
Per concludere, a tutti coloro i quali si occupano di ristorazione, badate bene di prestare la massima attenzione a cosa fate mangiare ai vostri clienti. Evitiamo di arrivare a delle disgrazie del genere. È assolutamente necessario dare il dovuto peso a questa forma di patologia: stare attenti a ciò che somministriamo (senza mancare di precisare che gli Enti preposti al controllo dovrebbero fare la loro parte), specie se affetti da una allergia, potete salvare delle vite.

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