Perché è importante fare degli esempi di menu con allergeni?

Innanzitutto, il menu è uno degli strumenti di marketing e comunicazione per eccellenza che ha a disposizione il ristoratore per gestire al meglio la propria attività. Spesso non viene utilizzato nel migliore dei modi, infatti, tanti operatori della ristorazione non gli danno il peso più opportuno. Quanto volte ci siamo ritrovati in locali e di vedere menu stropicciati, modificati e pasticciati a più non posso? Oppure, ci siamo ritrovati in quei luoghi ad alta attrazione turistica in cui neanche un cameriere era in grado di conversare in un inglese comprensibile? E la cosa peggiore è di non trovare nemmeno un menu con la traduzione in lingua straniera. Pur essendo l’Italia un Paese ad alta vocazione turistica ma forse per un problema culturale, non abbiamo ristoratori capaci di fornire un servizio adeguato anche alla clientela straniera. Siete d’accordo con me? Sto dicendo “cavolate”?

Proprio parlando di clientela straniera, qualche anno fa è successo una disgrazia sulla costa amalfitana. E’ deceduto un turista per una reazione allergica dopo aver mangiato in un ristorante (leggi qui). Forse il ristorante era sprovvisto di personale adeguato ad affrontare una conversazione in lingua straniera? Oppure, peggio, Il ristoratore era sprovvisto di un idoneo menu con le indicazioni degli allergeni? Ecco a tutte queste domande ed osservazioni dovrebbe esserci una unica risposta. Tutti i locali pubblici: ristorante, pizzeria, bar, bistrot, piadineria ma anche chi fornisce servizi di catering o coloro i quali si occupano di street food, dovrebbero avere un menu con le indicazioni degli allergeni.

Quindi la necessità di avere un menu con gli allergeni, meglio se anche in versione digitale, deriva da un obbligo normativo (regolamento dell’Unione europea 1169/2011). Infatti, il regolamento impone a tutti coloro i quali somministrano bevande e alimenti sfusi di indicare pietanza per pietanza i relativi allergeni. ATTENZIONE: è fuori norma la possibilità di esporre solo e soltanto un unico cartello indicando (per chi soffre di allergie di chiedere al cameriere). Oltre all’obbligo di legge, credo che sia giusto che le persone allergiche hanno il diritto di essere informate su cosa mangiano e i gestori dei locali hanno il dovere etico di consentire loro di proteggere la propria salute.

Ecco di seguito degli esempi
 

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